La forza di lavorare in rete
L’A.R.CA. opera prevalentemente attraverso progetti propri ed iniziative in partnership con altri soggetti privati e del terzo settore (Centro Laila, Centro Fernandes, Work in progress, Soc. Coop. Agropoli onlus, Soc. Coop. Pasifae, Omnia Onlus, Jerry Essan Masslo, Black and White, Le ninfe, Le Sentinelle, WWF, Legambiente, Pro Loco Castri Maris, Centro Studi Officina Volturno, Foro di Giano, Oberig) o istituzionali (Comune di Castel Volturno, Ente Riserve Foce Volturno-Costa di Licola-Lago Falciano, UOSM Mondragone 23, le scuole del territorio) della provincia di Caserta e non solo, con i quali l’ente condivide comuni obiettivi, volti alla crescita culturale, sociale e civile delle comunità.
Siamo inoltre soci del Csv Asso.Vo.Ce. Centro Servizi per il Volontariato di Caserta, del Comitato don Peppe Diana e dell’associazione Libera.
L’obiettivo infatti è quello di promuovere una nuova forma di “volontariato organizzato”, ottimizzando le risorse volontarie disponibili, insieme al supporto di operatori qualificati (Sociologi, Psicologi, Educatori professionali), per realizzare insieme attività positive per la collettività.
I destinatari delle diverse azioni vengono individuati e coinvolti sulla base dei principi che definiscono missione e scopo dell’associazione. Consolidando il rapporto di fiducia e scambio tra la rete di volontariato locale e i cittadini tutti, mettendo in evidenza criticità e potenzialità dell’area di intervento, stimolando la partecipazione attiva nel processo di cambiamento, integrazione e sviluppo, l’A.R.CA. si prefigge così lo scopo di restituire a Castel Volturno e all’intero ambito territoriale di intervento dignità sociale, partendo proprio da una proficua sinergia tra reti formali, informali e cittadinanza consapevole.
L’esperienza “La RES”
Nell’ambito del progetto “La RES – Rete di Economia Sociale”, programma di sviluppo integrato finanziato da Fondazione con il Sud, l’A.R.CA. è stata capofila dell’attività 10 PISTA ai minori (Progetti individualizzati scuola territorio attivo), nella quale, per ridurre fenomeni di devianza/disagio minorile e per sviluppare azioni di advocacy, si è sperimentato un modello di presa in carico personalizzata e globale dei minori più a rischio, attuato con la predisposizione di progetti individuali, nei quali gli obiettivi educativi previsti sono concertati tra scuola/istituzione/enti del terzo settore con l’integrazione di attività didattiche scolastiche, extra-scolastiche e del tempo libero.
Sono state promosse azioni di peer education con l’individuazione di giovani, che attraverso l’attività di formazione on the job hanno avuto modo di sperimentarsi e trasferire competenze ai minori. Infine, mediante l’integrazione, la promozione e l’impiego di risorse territoriali, in primis individuate nel mondo dell’associazionismo e della cooperazione sociale, sono state realizzate azioni positive di sport, arte, cultura e artigianato.
L’esperienza “La RES” nel suo complesso ha incrementato ancor di più la capacità di fare rete dell’associazione A.R.CA. e dei suoi volontari, creando relazioni positive tra realtà operanti sui beni confiscati alla camorra nell’agro aversano e nel litorale domitio.